Angiografia con verde di indocianina
L’angiografia con verde di indocianina (ICGA) è un esame simile alla fluoroangiografia per modalità di esecuzione, tuttavia se ne differenzia per il colorante utilizzato.
Il verde di indocianina, diversamente dalla fluoresceina sodica, si lega in alta percentuale alle proteine plasmatiche, quindi non può fuoriuscire attraverso le fenestrature dei capillari coroideali. La sua fluorescenza viene assorbita poco dall’epitelio pigmentato retinico e dal sangue: il colorante infatti viene eccitato da radiazioni infrarosse che, diversamente dal blu, attraversano bene l’epitelio pigmentato. Queste caratteristiche peculiari del colorante fanno sì che l’angiografia con verde di indocianina consenta una migliore definizione della patologia della coroide. La sua fluorescenza consente inoltre di essere visualizzata anche attraverso emorragie presenti a livello retinico o sottoretinico, quindi spesso integra le informazioni della angiografia con fluoresceina in presenza di patologia retinica emorragica. L’esame dura dai 15 ai 25 minuti.
Il colorante viene eliminato per via epatica entro 48 ore dalla assunzione. Non serve dunque bere in questo caso e non è presente la colorazione itterica della cute a meno che non è stata associata la angiografia con fluoresceina. Metteteci a conoscenza di eventuali insufficienza epatica o patologie del fegato.
Per questo esame valgono le raccomandazioni già date nella sezione “fluorangiografia” in merito al rischio allergico e al consenso informato.
Per effettuare una fluoroangiografia sono necessari un apparecchio per la fotografia retinica (retinografo) fornito di un filtro di eccitazione blu e di un secondo filtro giallo; lo strumento è munito di un generatore di luce a flash ed è in grado di scattare una serie di fotografie a brevi intervalli.
L’esame si esegue iniettando nella vena antecubitale del paziente un colorante salino, la fluoresceina sodica, le cui particolari proprietà fisiche rendono possibile l’esecuzione dell’esame: essa infatti, eccitata da una radiazione blu emessa dal fluorangiografo, a sua volta emette una radiazione giallo-verde che viene “acquisita” dall’apparecchio, un tempo impressionando pellicole fotografiche ad alta sensibilità, oggi con modalità digitale.
L’esaminatore raccoglie immagini per circa 7-8 minuti seguendo in vivo il passaggio del colorante.
In condizioni di normalità il colorante non supera la barriera ematoretinica integra, rimanendo all’interno dei vasi retinici; nella coroide, invece, fuoriesce dalla rete coriocapillare ma viene arrestato dall’epitelio pigmentato quando esso è integro.
In condizioni patologiche la fluoroangiografia evidenzia le alterazioni della barriera ematoretinica e clinicamente si studieranno le iperfluorescenze (più fluorescenti rispetto alla norma) e le ipofluorescenze (meno fluorescenti rispetto alla norma): l’interpretazione di tali fenomeni consente di definire la natura di svariate lesioni della retina e della coroide.
Alla fine dell’esame la cute appare “itterica” perché il colorante giallo è presente nella circolazione della cute: viene eliminato per via renale e nelle ore successive all’esame è consigliabile assumere molti liquidi (a domanda frequente rispondo: alcolici o non alcolici ) per aumentare la attività renale e accelerare la eliminazione del colorante. Le urine appariranno quindi per 24-48 ore più colorate del solito.
Nei soggetti con alterazione della funzione renale la fluorangiografia può essere eseguita ugualmente: avvisateci prima dell’esame perché vanno adottate alcune strategie quali una iperidratazione pre-esame. Nei soggetti in dialisi si consiglia di eseguire l’esame prima della dialisi ma bisognerà avvisare il nefrologo dializzatore perché dovrà adeguatamente trattare successivamente i filtri di dialisi.
Controindicazioni all’esame sono le condizioni di allergia nota al mezzo di contrasto. Avvisateci comunque di qualunque nota allergia perché anche in questo caso possiamo valutare di eseguire l’esame previa una preparazione antiallergica specifica.
Rimandiamo comunque alla lettura della informativa elaborata dalla Società Oftalmologica Italiana (SOI): prima dell’esame vi sarà chiesto il consenso all’esecuzione dell’esame.
Non esitate comunque a chiederci qualunque chiarimento a riguardo.